Val Rodeza (Bus da Spin, Corno di Tres)

Partenza: Predaia località Lapide (01, fra Sores e rifugio* Predaia "ai Todes'ci", quota 1300)

Arrivo: giro ad anello che tocca: Prà della Vacca 1450mt; Sella di Favogna 1563mt; Corno di Tres; Malga Rodeza 1570mt; rifugio* Predaia)


Partenza (in realtà posti auto pochi pochi, a differenza dei dintorni del rifugio* Predaia) e imbocco la strada forestale/sentiero SAT533 che in un paio di ore "promette" di raggiungere la Sella di Favogna.

La strada è comoda e le pendenze assolutamente ridotte. Ma c'è un ma.

Il tracciato si incassa nella forra denominata Val Rodeza: in alto i prati, i paesaggi aperti; qui boschi misti conifere/latifoglie, non c'è anima viva, io sono da solo…2+2 fa quattro e quindi la paranoia di trovare l'orso spadroneggia.

Parlo da solo per due ore, o batto le mani. Rutto, anche.
In sostanza, non mi godo questa parte dell'anello, troppo preso a guardarmi in giro e a fare inutili rumori.

Fortunatamente la neve è poca e ridotta ai passaggi sui versanti ombrosi; tuttavia la camminata è monotona (a parte la fifa da fear o' the bear)**
La vegetazione non è fitta, però mancano aperture o visuali.

Scarseggiano anche i punti di riferimento, per cui mi tocca citare un brenz (abbeveratoio)(02), e una croce (03) poco prima del toponimo Prà della Vacca, che allo stato attuale è una semplice radura con acquedotto (04 - 05).

La strada si fa sentiero, il versante è ombroso ed iniziano i (miei) problemi: i traversi su neve ghiacciata-già-mal-calpestata sono insidiosi.
Fortunatamente risolvo calzando i ramponcini e salendo a naso: anche stavolta è andata bene (culo).


Eccomi alla sella di Favogna (06): panorama quasi zero, vedo solo cima d'Arza (o una cima lì vicina, boh) e il Bondone

Il SAT500 ora è piacevole. Neve poca, solo 3-4 alberi schiantati, nessuna difficoltà.
Ho ancora da vedere qualche essere umano, ma almeno questa zona mi dà meno ansia da orso.

Ecco il bivio (07), veloce digressione al tondeggiante Corno di Tres (08), questo si super popolato: ci sono su ben 3 coppie (e di queste, una sta limonando, una è parzialmente discinta).
Vista sul Lagorai, sul Brenta noneso. Bella installazione, anche se alcuni nomi sono sbagliati

E ci son io, brodego e solo.. .. .. capirete che la mia permanenza in cima dura poco, ho nostalgia della famiglia :|

Scendo dalla stessa fino al bivio.
Poi piego a NordEst raggiungendo la malga Rodeza (09, aperta); sempre avanti scendendo al Predaia (10) per strada forestale in mezzo a prati aperti, e rieccomi all'auto.



Orso, sarà per la prossima (ma anche no).



Stagionalità


Direi estiva


Mappa "riadattata" Open Street Map



Movimento alternativo

  Massì MTB con qualche tratto spinto a mano
Si
Si
No
Lunghetto e monotono


Galleria foto




Giudizio

:-)

Però onestamente il primo 50% abbondante del percorso (fino alla sella di Favogna, per farmi capire) niente di entusiasmante


Note



Note

* per me, mi ripeto, un rifugio raggiungibile in auto non è un vero rifugio
** mi fa sempre pensare il fatto che ci sia gente che scongiura di non incontrare l'orso e contemporaneamente gente che darebbe un rene per farlo. Io sto nel mezzo, comunque se sono da solo preferisco evitare le eventuali rogne

Orientamento non difficile, solo un paio di bivi su cui è meglio ragionare un attimo. segnalazioni, per metà percorso pochine e non tutte in topic

Attenzione: dal Predaia alla Rodeza, i gestori salgono con mezzi meccanici, io ho trovato una lastra di ghiaccio ben pressato e quindi durevole



 Peller




 Favogna di sopra, il maso fortificato





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