Ciampedie - Gardeccia

Partenza: Pera di Fassa, quota 1350 metri
Arrivo: giro ad anello: rifugio Ciampedie 1975 metri; rifugio Gardeccia 1945 mt
Dislivello: circa 700 metri
Difficoltà: E



Si parte da Pera di sopra (noi lasciamo l’auto nei pressi del ponte sul "Ruf de Soal"): nei pressi del cimitero imbocchiamo il sentiero SAT che attraversa i prati a monte della frazione, per poi entrare nel bosco ed intersecare la strada forestale.
Il sentiero, numerato 543, sale per circa 700 metri di dislivello, portandoci alla stazione di arrivo della seggiovia che parte da Vigo.
La zona, un dosso panoramico, appare totalmente vocata allo sci, al punto da aver perso la propria naturalità. Allo storico rifugio Ciampedie si affiancano piloni degli impianti di risalita, snow park, noleggi sci, baite trasformate ad uso turistico...
A prescindere dal luogo, la vista spazia dal Sella ai Monzoni, al fondovalle fassano fino a permetterci di vedere la valle del Gardeccia, splendido anfiteatro naturale.
Vista sui rifugi Gardeccia e Stella Alpina (raggiungibili anche per strada asfaltata, chiusa al traffico, con bus navetta), oltre che sui più alti Preuss e Vajolet.

Dal Ciampedie si raggiunge immediatamente il rifugio Negritella e le piste. Qui ammettiamo di aver trovato difficoltà di orientamento, nonostante la segnaletica: l’imbocco della stradina che in 45 minuti, ed in lieve discesa, porta al Gardeccia, è nascosto da una rete protettiva della pista da sci (che bisogna attraversare). Inoltre le indicazioni SAT sono poche: al loro posto, i cartelli curati dagli impiantisti.

Una volta imboccata, comunque, l’orientamento è facile: lungo il percorso si trovano delle colonne didascaliche-divulgative sull’importanza del bosco.

Attraversato un secondo tracciato sciistico e un bivio segnalato, giungiamo nei pressi del cadente rifugio Catinaccio; a pochi minuti l’area di Gardeccia, punto di partenza per escursioni in ambiente di alta montagna (rif. Preuss-Vajolet a circa mezz’ora; itinerari - alcuni specialistici - per passo Principe, Santner, Re Alberto, lago di Antermoia...)

Nel nostro caso, abbiamo scelto di scendere a valle percorrendo la strada asfaltata; poco a valle della baita Regolina località Soal, un sentiero si stacca con buona pendenza ci riporta velocemente in paese, al ponte sul torrente Soal.



Stagionalità


L’itinerario ad anello non ci sembra presentare problemi legati, ad esempio, alle valanghe del periodo invernale. Tuttavia non ci sentiamo di consigliarne la percorrenza durante la stagione sciistica, per il fatto di dover attraversare a piedi due-tre piste (è pericoloso e vietato), oltre alla scarsa tranquillità dei luoghi nel periodo.




Profilo altimetrico



Gita che non presenta passaggi escursionistici esposti. Abbiamo trovato difficoltà di orientamento tra il rifugio Negritella e l’imbocco del sentiero che porta al gardeccia. La segnaletica è un po’ confusa (alcuni segnali SAT, altri a cura degli impiantisti)






Come evidenziato sopra, l'itinerario sembra sicuro nei mesi invernali, ma più vocato allo sci di massa.













Valutare presso le amministrazioni locali l’eventuale percorribilità dei sentieri.






Mappa esportata OSM


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