Partenza: malga Cheserle o parcheggio "del Sasson" (foto 01), quota 1400
Arrivo: giro ad anello: valico del Menderle 1680 metri, monte Corno Battisti, monte Testo 2000 metri, rifugio Vincenzo Lancia quota 1800
Dislivello: 600 metri (più saliscendi non calcolati)
Difficoltà: E
Cime del Pasubio, dal Corno Battisti
Alpe Alba
Sopra le poche case di Giazzera, la strada continua, e nella bella stagione ci consente di addentrarci nella valletta: punto di partenza ottimale per numerose escursioni.
Imbocchiamo il SAT 122 e, in breve tempo, sbuchiamo sui pascoli di malga Zocchi (02) arrivando ad un bivio segnalato da tabelle escursionistiche (03). Proseguendo diritti arriveremmo subito alla bocchetta dei Foxi (punto 09 su mappa); preferiamo allungare di poco piegando ad ovest lungo una stradina forestale e poi, dal valico del Menderle (04), sulla dorsale, in mezzo ai mughi e alle caratteristiche baite in pietra (immagini 05 – 06).
Con pendenza trascurabile raggiungiamo la Selletta Battisti (1740 metri) e le steli commemorative: qui vennero catturati gli irrendentisti Filzi e Battisti, poi giustiziati al Castello del Buonconsiglio a Trento.
La cima del "Corno" è in vista (08); scendendo sul versante sud troveremmo numerosissime testimonianze belliche.
Ritorniamo alla selletta, arrivando finalmente alla già nominata bocchetta dei Foxi (09 su mappa): un bivio ci pone la scelta fra il sentiero escursionistico 102/A (che intraprendiamo, perché ci porta in cima al monte Testo) ed il sentiero "EE" 102 (foto 09), più diretto. Entrambi poi arrivano alla bocchetta delle Corde (foto 13).
Il Testo, strapiombante sul versante nord, è un "panettone" pieno di memoria: in foto 10 il bivio per la sommità, da cui poi rientrare sui propri passi; in foto 11 e 12 i segni della guerra incisi nella roccia.
Scendiamo alla bocchetta delle Corde (foto 13) e poi, per strada SAT 105, alla malga Pozze 1810 metri (14), al rifugio Lancia (15) e quindi al punto di partenza.
Forte Pozzacchio
Stagionalità
Con le consuete cautele, fattibile durante l’intero anno. L’esposizione è in gran parte a sud, le quote sono modeste, qualche attenzione su versanti ombrosi.
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Bel percorso aperto, panoramico, ambiente montano biodiverso (non solo boschi di conifere, per capirci).
Movimento alternativo
L’itinerario non è percorribile in bicicletta, in zona ci sono un’infinità di alternative- | |
Itinerario "ciaspolabile" più che "scialpinabile".
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Crocieri (Loxia curvirostra) |
In primo piano, lo Stivo.