Arrivo: malga d’Arnò 1560 metri.
Dislivello: sui 400 metri
Difficoltà: E
Tra i paesi di Breguzzo e Bondo sale la strada asfaltata che percorre l’omonima Val di Breguzzo, alla cui testata si trova il rifugio Trivena. Posteggiamo nei pressi del parco acrobatico (strutture sugli alberi) e ci avviamo per strada asfaltata, piuttosto chiusa nel bosco.
Il percorso fin qui è monotono; cambiamo sponda orografica nei pressi di due grandi baite, e la valle inizia ad aprirsi.
La nostra volontà sarebbe quella di compiere un giro ad anello, passando per malga d’Arnò, malga Maggiasone e cascate della Cravatta…ma pur essendo primavera inoltrata, la neve non ha abbandonato il folto del bosco né tanto meno i versanti a nord. Non sono le notre zone e non fidandoci, preferiamo fermarci.
Arriviamo quindi in vista della prima malga, i cui prati, ben esposti, hanno già salutato la neve…e lì ci stravacchiamo, a prenderci un po’ di sole, unici visitatori.
Profilo altimetrico
Dislivello di 400 metri, percorso in bosco monotono. Purtroppo il GPS mi ha sballato alla grande: non posso offrire nè traccia nè relativo profilo altimetrico affidabili.
Stagionalità
Il giro ad anello previsto è saltato per troppa neve tardiva. Fino alla malga d’Arnò c’è una comoda forestale sempre percorribile.
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Movimento alternativo
L’itinerario è percorribile in bicicletta, tutto su strada asfaltata e poi forestale | |
Giudizio
:-|
Vuoi per la mancata conclusione dell’anello, ma non sono rimasto soddisfatto dall’escursione. Da riprovare in estate.