da Margone al Gazza








Partenza: Margone, parcheggio presso la stradina che porta al cimitero o poco sotto fra le case, quota 935 metri.
Arrivo: giro ad anello: malga Bael 1085, malga di Gazza quota 1545, croce  di Ranzo 1835, Bocca di san Giovanni 1573, maso Rualt 940 metri
Dislivello: 700 metri fino alla croce + circa altri 200 risalendo dalla strada per Ciago per il sentiero SAT che porta a Rualt
Difficoltà: E


NB: per una descrizione più completa di foto e traccia GPS (seppur più breve), date un’occhiata all’itinerario invernale


Entriamo nel piccolo e pittoresco paesino di Margone, dove il silenzio è  un bene prezioso (la scritta appare perfino sul cartello all’ingresso del paese). Frazioncina di Vezzano, è posto su un balcone naturale che affaccia a strapiombo sulla valla dei laghi, consentendo la vista fino al lago di Garda.
La via per arrivarci in macchina già da sola è un’esperienza: è una strada senza uscita, scavata nella roccia, che collega Margone e Ranzo al fondovalle, coltivato a viti e olivi.
Il soprastante Gazza, o monte di Ranzo, è un "panettone" che chiude a sud la dorsale della Paganella (Paganella - Canfedin - Gazza).



Rispetto all’inverno, possiamo evitare la salita lungo la strada, spesso trafficata. Le alternative sono due: il sentiero di Sant'Antonino oppure, come scegliamo di fare noi, la salita tramite malga Bael (sentiero di San Vili).
Nota: per differenziarle dalla descrizione invernale, le foto hanno numeri di colore bianco.

Lasciamo l’auto all’ingresso del paesino incamminandoci in direzione ovest (indicazioni; il paese comunque è talmente raccolto che è arduo non trovare la giusta via). Dopo un rapido scorcio su Ranzo (01 bianca) in breve arriviamo ai prati di Bael (02 - 03). Risaliamo il versante boscoso per segnavia SAT602 sbucando alla casetta sottostante malga Gazza (04).
Proseguiamo in direzione Nord lungo la strada forestale (05 - 06); in estate i bei prati si riempiono di specie floreali.
Come per l’itinerario invernale, possiamo deviare brevemente per affacciarci sul lago di Molveno (07).
Arriviamo quindi alla croce; invece di rientrare per la stessa via dell’andata, scendiamo alla sottostante Bocca di San Giovanni (08), per la strada in cemento che scende ripidamente verso il fondovalle (indicazioni per Covelo, segnavia SAT 612). Anche questa risulta trafficata da diverse jeep, quad, trattori.
A quota 730 voltiamo a destra (direzione SudOvest) per il sentiero "Via San Vili" che ci consente un diverso punto di vista sul fondovalle, prendendo d’infilata anche Toblino e il terrazzo naturale di Margone (09).








Stagionalità


Itinerario che, per la lunghezza, si consiglia per la bella stagione. In inverno, si veda la questa descrizione (con itinerario più breve e più sicuro)




Mappa Open Street Map "modificata"



Link

Alcune foto di Margone.


Giudizio

:-)

Splendidamente panoramico.





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