Biaena




Partenza: ristorante "La Baita" sulla strada fra Ronzo Chienis e passo Bordala, quota 1200, ampio parcheggio
Arrivo: monte Biaena 1618 metri
Difficoltà: EE (secondo le indicazioni SAT).



A volte ci sono escursioni talmente brevi e lontane da casa che ci si chiede se valga la pena affrontare ore in auto. Ma la risposta è si: valgon comunque la pena di esser fatte. E allora, gambe permettendo, ci si organizza e si cerca di ottimizzare i tempi.
E' così che si possono accoppiare le salite al Corno Bianco e al Corno Nero, oppure, al passo del Brocon, sul monte Coppolo e poi al Pizzo degli Uccelli (o il Trodo dei Fiori).

Qui, scesi in val di Gresta, abbiamo pianificato di "scoprire" la modesta elevatura del monte Biaena e di unirci la passeggiata fino al balcone naturale costituito dal Creino.







Lasciamo l'auto alla "Baita" e ci incamminiamo per la strada poderale poco più a monte (01, indicazioni e segnavia SAT). La percorriamo inizialmente sotto una volta di noccioli (02) e poi fra campi d'altura che d'estate verranno coltivati nononstante l'altitudine elevata (la val di Gresta, orto bio del Trentino, gode del clima mite del Garda).
Poco prima del crocevia che ci permetterebbe di raggiungere malga Somator (0j), sempre segnata con tabelle SAT, imbocchiamo la svolta a destra (03) con la tranquilla strada forestale che si addentra nel bosco in piano (04) fino a quando, poco dopo, il sentiero SAT671 si stacca (05). Contrassegnato per "escursionisti esperti", sale in faggeta  (06) fino alla località Faea (quota 1400).
Ambiente suggestivo, da saga nordica: foglie a terra, tronchi contorti e muschio (07) (NB: siamo sul versante ombroso - si potrebbero trovare residui di neve fino alla primavera inoltrata).


Il sentiero si snoda a lungo parallelo all'altro, SAT673, che corre sulla cresta.
I tratti attrezzati con cordino servono per superare in sicurezza qualche dorsalina rocciosa (08, scusate la foto sfocata) e un lungo traverso in parete liscia e obliqua (09). In ogni caso, la copertura arborea presente diminuisce rischio e sensazione di "pericolosità" e il tratto è percorribile anche senza doversi tenere al cordino. Da questo punto, splendido affaccio sull'abitato di Ronzo Chienis e sul monte Creino, meta della passeggiata fatta nella stessa giornata. Scorcio sul Garda.


A quota 1530 troviamo il bivio (foto 10: qua vi devo ammettere che ho un po' pasticciato): un po' seguendo vecchie tracce nella neve, un po' tagliando in verticale, raggiungiamo facilmente la dorsale (11): non c'è rischio, ma attenzione perché sul versante lagarino strapiomba.

Ora non ci sono problemi di orientamento: in breve arriviamo alla sommità erbosa del Biaena, composta da "cocuzzoli": la croce di vetta è su quello centrale (12); su un altro c'è una centralina meteo (13).
Bel posto, bel panorama. Unico neo, l'abbozzo di costruzione di una cappella, lungi dall’esser terminata (nella primavera 2013)

Per il resto, giornata fortunata, sotto la croce trovo pure una monetina da un euro :-)

Rientro scendendo di poco alla capanna Biaena (foto 14) e poi raccordandosi col sentiero dell'andata al crocevia della foto 10 (nota: noterete nell'ingrandimento che i cartelli SAT sono stati riciclati :-)
Ci sono comunque numerose alternative, alcune attrezzate, che consentono di pianificare un itinerario ad anello.




Profilo altimetrico



Stagionalità


Un paio di passaggi a cui prestare attenzione, ma papabile per una salita in qualsiasi stagione.


Mappa dinamica Open Street Map




Movimento alternativo




  No
Massì
Mmm bassetto



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Giudizio

:-)










 Malga Somator

 Riva




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