Malga VECCHIA di Coredo


Partenza: Predaia, Sette Larici, nei pressi del ristorante, 1150 metri slm
Arrivo: Malga Vecchia di Coredo 1624 metri
Difficoltà: E.

Lasciata l'auto poco prima del ristorante, prendiamo sulla sinistra (foto 01) la strada forestale. Percorrendola, notiamo testimonianze degli anni passati, del rapporto secolare fra uomo e bosco, nei segnali e negli antichi toponimi (02), tanto che numerose sono le diramazioni.

Giunti ad un ampio spiazzo con fontana, teniamo la sinistra (03); giunti ad un successivo bivio invece, aiutati dalla sempre ottima segnaletica SAT (indicazioni per "Malga Vecchia di Coredo" - da non confondersi con la Malga Nuova!), iniziamo a salire sulla destra (04).
In verità il sentiero SAT501 sale nel solco di fondovalle nel folto del bosco; neve: tanta e sole: poco.
Passiamo sotto una parete di roccia su cui sono state ricavate alcune vie di salita (05), oltrepassiamo anche la "Croce del Pierino" (06) e finalmente giungiamo alla radura della malga (07). Vista sul Brenta (e poco altro, a voler esser onesti).

Ci lasciamo gli edifici alle spalle continuando a salire fino alla dorsale con la selletta "Bocca di val Calana" (quota 1844) e la croce in legno tipicamente sudtirolese ("Wetterkreuz", foto 08): radura con panca sommersa dalla neve.
A pochi minuti la cima Testa Nera/Schwarzkopf, ma la neve non collabora: si sprofonda oltre il ginocchio.
Ripieghiamo, pochissimi metri a sud della croce (09), sul Verbrenntes Egg, cocuzzolo (10) con stazioncina meteo e più che discrete potenzialità panoramiche: laghi di Caldaro e Monticolo, Bolzano, Catinaccio, Lagorai, montagne mochene, baite, paesotti.




Profilo altimetrico

...coming soon... 
(se mi ricordo)


Mappa rielaborata Open Street Map



Movimento alternativo




  Ci son stato con la neve, ma probabilmente si
Eh si
Poco dislivello, poca pendenza



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Giudizio

:-|

Escursione invernale sicura, ma a mio parere non molto appagante, se parametrata a tante altre possibilità offerte dalla zona. La strada percorsa è in buona parte transitabile (neve permettendo).


Note

La dorsale, per quanto possa sembrare priva di pericoli, strapiomba sul versante atesino (est): attenzione.
Ai Sette Larici va prestata un minimo di cura sulla strada da imboccare, visto che si biforcano subito quella descritta e quella che porta alla Malga Nuova di Coredo.




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