Bivacco Vigolana e giro delle cime


Partenza: presso malga Dos del Bue, circa 1020 metri

Arrivo: giro ad anello: bivacco Madonnina 1990 metri, Bocca di Val Larga 2058, cima del Campigolet 2005, cima Ceriola 1935, Sass de l’Aquila 1710 metri, Capitel del Verzer 1020 metri

Difficoltà: EE in diversi tratti, come da indicazioni SAT; valutare con attenzione dislivello e sviluppo kilometrico.






Superati i pascoli sotto malga Dos del Bue (01, in alcune carte Doss del Bugo, punto di accesso veicolare al massiccio della Vigolana più alto - salvo permessi per strade forestali) lasciamo l'auto nel suo ampio parcheggio.

Alle spalle dell'edificio imbocchiamo il sentiero SAT445, oltrepassiamo una calcara restaurata e iniziamo ad inerpicarci lungo un canalone quasi verticale, un tempo usato per far scendere la legna (03).

Giungiamo al raccordo col sentiero che sale dal rifugio Paludei (SAT444, foto 02) e finalmente abbiamo qualche scorcio sull'altipiano della Vigolana: dopo, in cima, ovviamente il panorama sarà ancor più grandioso.

Il bosco cambia, ora siamo ai piedi delle massicciate carsiche: scorgiamo il bivacco fra i pinnacoli bianchi (04). Qualche passaggio attrezzato con cordino e giungiamo a livello con la costruzione (05 - 06): il sentiero percorre una cengia che, attenzione, è in parte franata...sotto i piedi il vuoto.



Per colmare il "salto", due assi di legno non fissate e un cordino (ma non abbiamo con noi moschettoni). Il vento soffia forte facendoci sentire in equilibrio precario: con cautela riusciamo ad arrivare sullo sperone promettendo a noi stessi di non tornare sui nostri passi.
Inutile dire che la vista è sontuosa: se passate da Trento, fateci caso, i pinnacoli della Madonnina e Jandl sono visibili ad occhio nudo da gran parte della città. Il bivacco è il classico in lamiera con sei posti letto, ben tenuto.



Il sentiero che prosegue ("delle Gratarole") entra in un canalino franoso e ispira poca fiducia, tanto che scegliamo un po' a malincuore di tornare sui nostri passi e riaffrontare la cengia franata.
Oltrepassato quel punto, nonostante il forte vento, riusciamo con relativa tranquillità a risalire la bocca di Val Larga sull’altro lato del canalone (07 - 08).

Siamo in vista del Becco di Filadonna (09), che non raggiungiamo (ci siam già stati salendo dal Sindech > rifugio Casarota); prendiamo invece il SAT450 (poi SAT434) che si addentra lungo la cresta in un mare di mughi. Tocchiamo cima Vigolana, Campigolet e la croce biancorossa del Becco della Ceriola (10 - 11).
A nord perdiamo di vista il bivacco, ma vediamo malga Derocca (ex malga, ora bivacco). Sul versante sud, dolcemente digradante, mughi ovunque e, in basso, la malga Palazzo, con la sua storia peculiare.

Dalla Ceriola (12) scendiamo ai Pradi Alti (13); da qui verso nord dapprima in quota e poi in buona discesa, passando per il Sass de l’Aquila 1710 metri, crocevia di vari sentieri (14, è una pietra opportunamente artefatta per sembrare un'aquila).
La discesa prosegue (volendo si può passare per malga Derocca, ora bivacco, escursione già descritta) fino a ricongiungersi con la strada forestale proseguendo verso Est; al bivio con Capitel del Verzer teniamo la destra e, con dislivello ormai trascurabile, dopo un paio di km raggiungiamo l’auto.





Profilo altimetrico

Giro di qualche anno fa, chissà se ai tempi tenevo traccia col gps...comunque non ce l'ho


Stagionalità


So di gente che sale al bivacco anche con neve o ghiaccio, ma io non ve lo consiglio. Quella è gente esperta di montagna (o pazza) (o un mix entrambe le cose)


Mappa "rielaborata" Open Street Map


 In un'inedita scala a 50 (invece che la classica scala a 100)



Mappa Open Street Map


Movimento alternativo




  No MTB
No ciaspole



Giudizio

:-)
Uno dei giri più intensi che ricordi.


Note

Non ho elencato tutte le numerazioni dei sentieri SAT perché avrebbero fatto confusione...lo faccio qui:

Dos del Bue => SAT445 => SAT444 => SAT425 => SAT450 => SAT434 => SAT434b => SAT446 => SAT450 => SAT450b => strada forestale => Malghet di Bosentino => Dos del Bue

Ecco, appunto.


 Castello di Vigolo e Madonna del Feles


 Finonchio










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