Partenza: piccolo parcheggio sopra
Forno, circa 1150 metri
Arrivo: bivacco Latemar "Sieff", quota 2365. Medil è a quota 1360
Da Forno superiamo le poche casette trovando un comodo
parcheggio a fianco delle briglie (opere di prevenzione lungo il corso d'acqua)
(00).
Risaliamo lungo il torrente (01) imboccando lo storico
percorso "delle bore" (02 - 03)
che corre lungo dei canali in pietra, smussata per l'uso secolare, ai tempi
usati per la fluitazione a valle del legname
(ok, fluitazione è improprio come termine, ma passatemelo).
Il percorso si alterna e in parte è su strada forestale;
complice il disgelo primaverile, l'acqua abbonda (04).
Presso l'abbandonata Malga Valsorda 1676 lasciamo la sede
stradale (05) proseguendo col sentiero SAT516 lungo radure (06); al Sas Canalin
(1830 mt, 07) la pendenza aumenta sensibilmente.
Risaliamo fra canaloni erbosi (08), trovando delle
fastidiose macchie di neve (09): specie in un tratto roccioso attrezzato ed
esposto (10), l'attraversamento richiede cautela. Cordino metallico anche in
alcuni successivi tratti, ma difficoltà a mio dire trascurabile (11).
Finalmente sbuchiamo nell'anfiteatro; la neve è ancora molta
(siamo a giugno); acqua lungo la via di salita (12).
Il bivacco (13 - 14) non offre gran panorama, se non sulle cime circostanti, ed è ben attrezzatoe tenuto
Discesa per la stessa via, nel tratto più prossimo
alterniamo sentiero e strada forestale per diversificare rispetto alla salita
(15)
Medil
Scendendo lungo il sentiero SAT516 (in un punto in cui
ricalca la strada sterrata), decidiamo di deviare (16) (riguadagnando qualche
metro di dislivello) per il caratteristico borgo alpino di Medil: ne consiglio
la visita.
Alcune foto di Medil, paradiso delle donne
Profilo altimetrico
Stagionalità
Solo mesi privi di neve/ghiaccio: ancora in giugno la percorribilità nei canaloni era problematica
|
...coming soon. Nel frattempo c'è la OSM sempre aggiornata:
Visualizza mappa ingrandita
Movimento alternativo
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MTB: NO |
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Putroppo il GPS è andato più volte fuori di testa, quindi c'è la traccia effettiva e la traccia come avrebbe dovuto essere....
Giudizio :-) Note Zona ad elevato interesse etnografico: diffuse e ben visibili le "scritte dei pastori", lasciate nei secoli grazie all'uso con l'ematite (in dialetto "bol"). Non va dimenticato l'ambito geologico del massiccio del Latemar A testimonianza della "storia forestale" della Valsorda, oltre alle scritte, numerose sono anche le lapidi commemorative dei boscaioli caduti. |
Merlo dal collare Rendersi utili Marmottina Malga Valsorda (bivacchino) |