Arrivo: giro ad anello: maso Zlinzi, forte Brusafer 722 metri slm, Sas del Carpen (o del Piocio, sulla mappa Kompass) 820 metri, rifugio Maranza 1072, mas del Pasolot 975

Lasciata l'auto sulla strada che conduce a maso Pegoretti, ne imbocchiamo una devizione prima asfaltata (01) e poi sterrata (02), sempre ben segnalata, che con dislivello pressochè nullo ci porta a superare un paio di vecchi masi (03: maso Zlinzi. Mi fa sempre effetto pensare a com'era la società contadina appena cinquant'anni fa).
La strada finisce presso lo snodo del sentiero (04) che, in 5 minuti, scende al forte (05), ottimamente posto a cavallo fra l'altipiano vigolano e la val d'Adige.
Sul versante atesino imbocchiamo un'altra sterrata molto piacevole (06, parte in faggeta, con qualche altra opera bellica visibile) che ci porta al Sas del Carpen (07), dove la pendenza cambia decisamente.
Dopo una salita di circa 250 metri (di dislivello) giungiamo nei pressi del rifugio maranza (08 - 09): qui resiste ancora un po' di neve (siamo a metà marzo)
Senza salire al rifugio attraversioamo il prato sottostante; superato il capitello si rientra nella faggeta e si imbocca nuovamente il sentiero SAT (10 - 11).
La traccia si allarga su strada; le tabelle SAT sono molto utili in quanto la zona è ricca di sentieri, piste e quant'altro che potrebbero trarre in inganno (12).
Quando poi la discesa spiana ed il bosco si apre, passaimo davanti a quello che per me è un po' un mistero (13): Fanfani il politico? Mah.
Sempre "diritti" e nuovamente in discesa (14 - 15) si torna all'auto
Profilo altimetrico
Stagionalità
Una sgambata buona in tutte le stagioni, ma ottimale in primavera.
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Giudizio :-) |

