Rifugi Casinei > Brentei > Alimonta

Partenza: Vallesinella, 1518 mt slm
Arrivo: rifugi Casinei, Brentei 2182, Alimonta 2591


Questo ottobre 2017 ci regala giornate terse e calde, prolungando la stagione di alta montagna; e poco in basso fa esplodere i colori del bosco regalandoci emozioni

Dopo la metà del mese è consentito l'accesso al piccolo parcheggio del rifugio Vallesinella (01)(in alta stagione, ticket 6 euro o bus navetta)(mentre i rifugi sono ormai chiusi)

Una decina di auto, nessuna calca: amo il mese di ottobre.



Il sentiero SAT317 che sale ai Casinei passa da casina Vallesinella (chiusa - e fanno bene, vista la tendenza vandalica del turista medio)(in questa escursione era aperta), cambia sponda orografica e risale in faggeta ombrosa lungo un percorso fatto di scenografici scalini.

In giro per ora incontro solo due scoiattoli.

Eccomi a quota 1850 al rif. Casinei (02), anch'esso ancora in ombra: il contrasto col panorama assolato è davvero piacevole. E comunque non è per niente freddo.


Qui uno snodo di sentieri. Il SAT317 prosegue verso il Tuckett, io alle spalle dell'edificio prendo il SAT318 direzione Brentei. Si sale con pendenze moderate, gradualmente arriva il sole e si apre il panorama.

Affaccio sulla val Brenta che a priori era la mia via di salita alternativa - magari la prossima volta.

Il sentiero raggiunge i mughi della "Valle del Fridolin" a quota 2043 (03): sempre dritto e in quota con qualche saliscendi, un paio di passaggi attrezzati con cordino e la "famosa" galleria Bogani (04).

Su una balconata di roccia, ecco il Brentei con alle spalle la cappella (05): scorgo la sagoma di un (altro) escursionista solitario, il primo visto finora.
Sembra proseguire verso Bocca di Brenta (se scollina arriva al rif. Pedrotti)

Quanto a me, proseguo col piano-escursione (quando si va da soli, sempre meglio avere le idee chiare *): il SAT323 passa fra la casetta della teleferica ed il bivacco invernale "Catullo Detassis" iniziando ad addentrarsi nel vallone detritico.
Pietra ovunque, luci ed ombre, la fatica (e la scarsa forma fisica) iniziano a farsi sentire.

Supero il bivio con la ferrata "sentiero SOSAT" SAT305B (06) e quello per la ferrata "Oliva Detassis" SAT396 (07), aggiro un torrione ed eccomi all'Alimonta (08).

Non posso fare a meno di pensare che quando ci è passata mia madre, probabilmente tutto era ghiacciaio. Ora è pietra, e per essere ottobre a quota 2600 si sta anche benone.

Una parte di me vorrebbe proseguire - ma le gambe non sono d'accordo, e devono ancora riportarmi a casa.

Breve sosta e rientro, un po' monotono e pure assetato. Incontro due tedeschi sul Bogani in pantaloncini corti.






Profilo altimetrico




Stagionalità


Ovviamente non saprei dirvi, ma il fatto che ai Brentei ci sia il ricovero invernale (con porta a tre metri di altezza) mi fa pensare che dalla val Brenta si salga tutto l'anno. Dal Bogani non mi fiderei, personalmente parlando.


Mappa "riadattata" Open Street Map



Movimento alternativo




  MTB nooo siamo nel Parco
Nooo...
Nooo
Nooo al qubo
Bè, vedete voi


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Giudizio

:-)

Note

Da tempo pianificavo questo percorso, una sorta di tributo affettuoso a mia madre, grande appassionata di montagna che 45 anni fa aveva camminato su questi sentieri e nella stessa giornata girato le Bocchette.

Paesaggio assolutamente roccioso - il ghiacciaio "vedretta" ormai è un ricordo - che molti amano; mentre io ogni volta capisco che la mia cifra è il bosco, la media montagna, gli alberi con i propri colori, la possibilità di avvistare un animale.

* esempio: ho scelto di mettere nello zaino i ramponcini da ghiaccio, a discapito di una seconda bottiglietta di acqua, nel caso ci fossero stati tratti in ombra scivolosi...ho sbagliato previsione, ma almeno ero sicuro




 ...sembra quasi il cimon della Pala...




Vista dalla sella Fridolin
Bivacco in val Brenta





Il Brenta dalla strada che scende a Pinzolo

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