dorsale del Biaina

Partenza: uno slargo della strada che sale a san Giovanni al Monte da Padaro di Arco.


NB: da non confondere col relativamente vicino monte Biaena!!






Posteggio presso il "Dos del Clef"; proprio in prossimità della diramazione da cui parte la strada forestale che percorrerò (stanga)(01).


E' un lungo intaglio nella montagna, ottimamente esposta a Sud; sale costante incrociando un paio di piste (02: un raccordo a quota 920 circa con  indicazioni minimali ma orientamento non problematico, basta continuare sulla strada in salita...) ed il sentiero che sale da Mandrea, ed offre qualche scorcio sul Garda (peccato per l’ennesima giornata di foschia nel fondovalle).


Ignoro volontariamente la deviazione per il sentiero SAT407 (03), preferendo la ben più ampia forestale: a terra, moltissime impronte di ungulati, direi caprioli, e direi anche cinghiali. Neve zero: d’altro canto, questo giro l'ho selezionato appositamente perché non volevo impantanarmi.

A quota 1079 ecco la "Bocca di Tovo" (04, crocevia di SAT409-SAT407 e poco sopra 407A) e poco sopra, presso un tornante, il raccordo col SAT407 (ancora) (05). Che continuo ostinatamente ad ignorare :-)

Un altro tornante, e qui si impone una scelta più accurata. Sulla sinistra, a fil di (ampia) dorsale, sale al Biaina il sentiero SAT407A (06); la strada prosegue regolare fino ad una - stando alla mappa sul cellulare - traccia che piega in direzione N presso una curva.

Decido di stare sulla strada pensando che nel bosco ci sarebbero maggiori possibilità di trovare neve e sbagliare orientamento.
Non passa molto e, intorno a quota 1300, ecco una neve fradicia e collosa; poco dopo ecco la famosa deviazione (07, sorry per la foto mossa).


Purtroppo non riesco a seguirla correttamente, pur nella rada boscaglia di faggi e roveri. E si che parto bene finchè ci sono abeti, scorgo pure vecchi segnavia

Fra uno scivolone e l'altro cerco di salire verticale, realizzando in ultimo di aver ormai superato (di poco) il tondo Biaina.
Basterebbe uno sforzo minimo risalendo l'innevato versante Nord...ma pigramente decido di passare al piano B, ovvero chiudere il giro ad anello passando da san Giovanni al Monte (08).

Un paio di saliscendi in bosco aperto, fino ad un ampio anfiteatro aperto: il sentiero rientra nel bosco (09) inizialmente ripido ma coperto.




Il problema è che:

- sono da solo
- neve marcia
- non conosco il territorio
- qua si fa stretto e verticale e cadere non sarebbe un grande affare
- sono padre di famiglia.

E se da giovine su un passaggio un po' esposto come questo (in questa foto non rende) sarei andato e bon, ora tentenno, e torno cautamente indietro.

Sob.

Penso ad un'altra via per scendere quelle poche decine di metri (stando alla mappa), ma cerca cerca, finisce che perdo quota e rientro sulla strada.

Morale: invece che chiudere l’anello, me ne torno indietro dalla stessa (provando per un breve tratto il sentiero)


Profilo altimetrico


Stagionalità


Che dire: d'estate muori di caldo; d'inverno dipende dalla quantità e qualità della neve. Forse è un buon giro per le stagioni di transizione.


Mappa "riadattata" Open Street Map



Movimento alternativo




  MTB non proprio così ma forse anche si
Mah, massì, ma poi su quel punto dove mi sono fermato, boh.
Quote troppo basse...
No, se non sulla forestale




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Giudizio

:-|

Note

Avevo fatto un pensierino sul partire da Mandrea salendo subito per il sentiero 407, ma "sulla carta" non ero riuscito ad individuare un parcheggio dove lasciare il mezzo.

Panorama sul Garda: alla fine la vista migliore l'ho avuta all'inizio del percorso, poco sopra il Dos del Clef.






Bondone, ai suoi piedi Drena col l'omonimo castello


 Foschia...

 Il Biania
 Bleggio


 Creino
 Toh, un elektrobiker

 Braila????
 Beverly Hills arcense



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