Partenza: Molveno presso la vecchia Segheria, (01) circa 820 mt slm
L'inizio, lungo il "sentiero dei Ciclamini", ricalca la passegginata già a suo tempo descritta.
Giunti al raccordo con la strada forestale (02), si sale decisi in sinistra orografia verso la Baita Ciclamino (03, 930mt, meta gastronomica per turisti)
Sempre dritto (sono da solo, ho parcheggiato la family in riva al lago) entrando ufficialmente in "val delle Seghe" (inteso come segherie ahahah)
Un ponte (04) fa cambiare sponda orografica; la pendenza è sempre decisa e la valle, con le pareti soprastanti assolutamente verticali, sembra chiudersi.
Perfetto, penso già al mio traballante e capriccioso GPS, chissà come&quanto sballerà, addentrandosi verso cieli chiusi.
Un breve falsopiano loc. Busa del Marocaz, altra salita, un ponte con ricovero aperto, ancora salita...ed eccomi a loc. Tabelle (05, q. 1320). Resto fedele al Sat319 che si arrampica a zigzag in faggeta ombrosa.
Un unico passaggio, sotto una cengia tipicamente brentiana, con cordino metallico – ma baratro sotto i piedi; per il resto bel sentiero.
La "bibbia" della SAT lo contrassegna come E (escursionistico, quindi percorribile senza difficoltà tecniche) - io metto la foto per dare un'idea.
Altro passaggio a cui prestare attenzione: l'intersezione con la teleferica del Tosa/Pedrotti, perfettamente ad altezza d'uomo e priva di segnalazioni (06).
Ed ecco in un pianoro il piccolo rifugio Selvata (07, q. 1630). Carino e un po’ sgarrupato, mi piace.
Ovviamente faccio un pensierino a forzare la salita fino al ben più grande e rinomato Tosa/Pedrotti: 2h20' secondo le tabelle SAT.
Il fisico male allenato, le nuvole e soprattutto la famiglia dispersa mi convincono facilmente a tornare a valle.
Rientro alternativo per il SAT340 che scende al rifugio Croz dell'Altissimo in mezz'oretta.
Vista sul sentiero che raccorda il rif. CrozdA alla Montanara
Super affollato, ci sono alcuni passaggi che richiedono attenzione, pur non essendo aggettanti come quello nominato precedentemente.
Ad ogni modo, se potessero essere utili a chi legge questo resoconto, li vado a documentare in foto.
I problemi posso nascere nei momenti di grande affollamento del percorso.
Scendendo incontro:
- due (stabili) assi di legno a tutela di un tratto lievemente eroso
- una passerella con cordino lato-monte
- breve tratto di sentiero con cordini lato-valle
- altra passerella in due tronconi con cordini lato-monte e scalini scavati nella roccia
- un guado praticamente asciutto (qui è da vedere se ci fosse una portata maggiore)
Il rifugio Croz (08, q. 1430) è affollatissimo, praticamente un ristorante. Generatore a gasolio acceso, tanfa.
Da qui si scende per strada forestale/SAT322
Arrivato al Ciclamino, prendo a sinistra (orografica) lungo una piacevole stradina quasi pianeggiante, poi asfaltata che esce nella parte alta dell'abitato di Molveno (09, bel panorama sul lago)
Profilo altimetrico
Stagionalità
Mah, probabilmente anche d'inverno qualcuno risale a piedi la val delle Seghe, ma le pareti così verticali sono sempre da tenere in considerazione (caduta sassi, ghiaccio…). Non saprei.
|
Movimento alternativo
No; in MTB lungo la strada forestale che porta al rifugio CrozdA |
Galleria foto
Download
traccia .gpx
Giudizio
:-)
Note
Discover Brenta! Sulle tracce di John Ball
Architettura alpina
Omeneti
Rif Montanara >