Avevo qualche riserva su questa uscita, principalmente per il fatto che la tratta Mendola- Penegal è collegata tramite una strada aperta al traffico.
E sappiamo che d’inverno una strada aperta al traffico, se tenuta pulita dalla neve, comporta il rischio di trovare i soliti cafoni sia durante sia in cima alla salita.
L'asfalto si rivela abbastanza innevato e poco pulito :-)
Pur trovando tracce di pneumatici, non abbiamo avuto problemi di auto che slittano sul ghiaccio a 5 cm dai pedoni, gas di scarico e altre tamarrate motoristiche.
Se non voleste rischiare, potete salire per sentiero dalla località Regole di Malosco
Partenza al passo della Mendola: un parcheggio senza restrizioni ed uno 2h (01), praticamente vuoti (meglio per noi).
Pure qui purtroppo si respira il clima decadente comune a molti passi alpini: il turismo è cambiato molto più rapidamente delle infrastrutture, e si respira aria di abbandono.
Alberghi e negozi - stile vintage - chiusi, cartelli vendesi, poca gente che non sa bene cosa fare: il circo della neve è altrove.
E l’architettura qui non è solo anni '70 (come magari al passo Rolle, per dirne uno): qui si vedono i fasti di un secolo fa, quando la nobiltà austriaca affollava questi boschi.
Dal parcheggio, imbocchiamo il viale di accesso al Grand Hotel Penegal * (02): devo dire che la struttura è ben tenuta, l’Ente Pubblico è riuscito con vari cambi di mano a dargli una prospettiva futura. (Ottime info su questa oubblicazione online)
Nelle prospicenze, tabelle narrano brevemente la storia del compendio.
In breve ci ricolleghiamo alla strada asfaltata – per fortuna non è stata ben ripulita dalla neve, e quindi è tutta per noi.
Superiamo il bivio col sentiero che sale dalla Mendola (03), poi quello per il belvedere Toval (04).
Si sale senza problemi sulla strada - corredata di vecchi cartelli stradali - che ci porta ai parcheggi e ai tristi edifici della cima (05).
Ci ero già stato nel 2012 e quindi ero preparato.
Campi da basket/tennis; bar, chioschi, alberghi: tutto chiuso, sembra una mini città fantasma.**
La ciliegina sulla torta è la torre panoramica: chiusa (con una labile catenella) perché non adeguata alle normative antinfortunistiche ***
Ad ogni modo, la giornata è stupenda, il panorama anche, la compagnia abbastanza :-P. Quindi non mi posso lamentare troppo.
Si spazia, ecco il lago di Caldaro, Bozen, il Catinaccio.
Quando si tratta di scendere, il gruppo di divide: io resto sulla via dell’andata (scendendo poi per il ghiaccioso sentiero SAT500 - sentiero Italia - qualche tratto esposto e scivoloso - meglio avere i ramponcini) . Il sentiero, con un altro punto panoramico (06), termina al passo (07), poco a monte rispetto al nostro parcheggio.
Non mi resta che aspettare gli altri.
Il restante 67% del nostro terzetto prende verso le Regole con l’idea di piegare poi a sud rientrando sull’asfalto tramite un bypass che costeggia il Toval.
Ma il bosco è innevato, la neve molto calpestata, non ci sono molti punti di riferimento...arrivano ai Tranzi e poi stando ai loro racconti rientrano all’auto per un sentiero che potrebbe essere il "senter dei Siori".
Stagionalità
Tutto l'anno per strada forestale/asfaltata; mi dicono che pure il rientro dai Tranzi era sicuro. Sentiero SAT500 occhio a tratti esposti se neve o ghiaccio
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Movimento alternativo
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Giudizio
:-)
Note
* Grand Hotel Penegal ora condominio Villa Imperiale
** Particolarmente sacrificata la cappella in pietra, avvolta dagli albergoni morti. Vedo però che quello più grosso e meno vecchio ha un sito, probabilmente d’estate si rianima? Quassù sono salito solo d'inverno
*** mentre scendevo, sulla cima della torre ho visto due "abusivi" e li ho pure invidiati
Veduta di Ferdinando: non avevo tanta voglia di deviare, magari valeva la pena
Un murale che evoca gli albori
Overloook Hotel (The Shining) ?
Il panorama non si discute
Stadt Bozen
Povera chiesetta