Pronti, via, sul SAT443 che risale abbastanza liberamente il pascolo per poi oltrepassare la malga Stramaiolo alta (02, bivacco spartano).

In pochi minuti si è al passo Campivelo, da qui un bel sentiero (con pendenze trascurabili) attraversa l'anfiteatro occidentale del massiccio del Rujoch dando scorci fugaci sul rifugio.
Eccomi a quel che resta (dopo l'incendio) del rifugio Tonini, in attesa della ricostruzione (03).
Il bivacco poco a monte fortunatamente è rimasto intatto.
Alle spalle prosegue il sentiero, denominato anche "alta via del porfido": si sale fra sfasciumi, larici e pini cembri che poi gradualmente scompaiono; la dorsale progressivamente stringe, ed inizia il percorso di cresta.
Non mi è sembrato segnalato, forse lo è stato (segnavia sbiaditi), andando a vedere il catasto sentieri SAT (rappresentato sull'ottimo sito ivi linkato) la traccia non è (più) numerata
Quasi mi incastro orrendamente cercando di passare ad ovest dell'antecima Schliverai Spitz (04, tenetevi a sinistra della croce di legno, salendo dal Tonini!).
Faccio (involontariamente) alzare una pernice, la prima della mia vita: riesco a distinguere la muta parziale delle penne (grigio porfido in estate, bianche nella stagione invernale). *
Da qui fino alla croce "ufficiale" del Rujoch serve sempre prestare attenzione, ma già un pochino meno;
Qui trovo un tizio che sta facendo riprese fotografiche con un drone...penso subito a quanto potrebbe sentirsi disturbata la "mia" pernice.
La discesa è agevole, qui la dorsale è ampia ed erbosa.
Tappa all'Oltmonn (05) e quindi, di nuovo fra la vegetazione di cembri e larici, al passo Polpen (06).
Ora col SAT462 si torna comodi comodi alla Stramaiolo alta (07)
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Giudizio
Note
* non credo che sia giusto rivelare un luogo dove si trovano delle pernici, specie in forte regressione su tutto l'arco alpino...ma pensando a chi si divertiva col drone, direi che non mi sento granchè in colpa
Opere belliche?
Fatta di forcello? E scarponi AKU
Fregasoga, Vasoni
Verso il monte Croce