Arrivo: giro ad anello (grossomodo)

Partiamo dall'abitato di Caoria (01), perché non ho mai appurato con certezza se la strada forestale che si addentra in Valsorda/Valzanca sia transitabile. D'inverno è innevata; d'estate il Parco ha un servizio di navette. Comunque, fino a Ponte Stel auto private se ne vedono.
Il primo tratto, di pura risalita, è abbastanza monotono. A quota 1100 circa troviamo il Centro Visitatori "Prà de Madego" (02, probabilmente l'edificio più grande della zona), e di lì a poco il bivio di Ponte Stel (03, 1128 metri). A destra, la Valsorda; a sinistra, la Valzanca (in dialetto zanca = sinistra).
Noi imbocchiamo brevemente la Valsorda; presto saliamo ai "Masi di Tognola" (04), sorta di "museo nel museo". Un sentiero a monte attraversa il bosco rientrando in Valzanca (05 - 06).
Sempre su sentiero, la risaliamo (07) fino a malga Piani di Valzanca (08); proseguendo, si cambia sponda orografica (con un facile guado, foto 09, ottimamente segnalato).
Il località "Campo Bus" 1468 metri, uno snodo con tabelle SAT (10): prendiamo il sentiero SAT336 per salire alla malga Miesnota di sopra. Dopo un primo tratto in bosco, il panorama si apre (11).
Rientriamo a valle seguendo un'esile traccia che ci riporta alla strada bianca e alle grandi opere idroelettriche (12, un complesso sistema di derivazioni che connette anche il lago di Forte Buso a Paneveggio).
Continuando a discendere la Valzanca, poco prima del bivio di Ponte Stel, troviamo la "Siega", un'antica segheria recuperata (13).
Come ultima digressione, sempre seguendo la segnaletica etnografica, risaliamo brevemente il versante sopra Prà de Madego (14)...ridiscendendovi e chiudendo l'escursione a Caoria (15)
Profilo altimetrico
Movimento alternativo
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Gran parte, ma non tutto |
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Gran parte, ma non tutto
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Gran parte, ma non tutto |
TESTO boci |
Download Traccia .gpx Giudizio :-) Note In più punti del percorso, trovate le apposite mappe Molto interessanti anche le strutture cilindriche delle stagioni (non so come altro potrei descriverle). Io ho visto quella a Prà de Madego e quella dei Masi di Tognola... ...e ancor più interessanti le colonnine e gli intagli lignei dedicati alle attività di montagna |