Bivacco Col di Boi

Partenza: malga valtrighetta, 1439
Arrivo: malga casa Bolenga 1632, bivacco Col di Boi





Un amico mi propone - prima che lo rovinino o lo chiudano, o prima una e poi l'altra - una curiosata al nuovo bivacchetto costruito appena sotto il Col di Boi (ne parlano sul sempre interessante forum di girovagandoinmontagna)

Le promesse: bivacco nuovo, in un posto senza sentieri ufficiali e dai pochi toponimi, quindi con un misto di novità ed esplorazione.
Fate conto che io sono un appassionato lettore di Franco Michieli su Meridiani Montagne *…chiaro che ero interessato.


L'ottima app gratuita Trekkart per Android (quadro 26 "Cima d'Asta") mi mostra malga Casa Bolenga, ma da qua al Col di Boi nessunissima via su mappa; da dove sorge il bivacco invece la Trekkart riporta una traccia promettente che, con direzione E-SE scollina in Valtrigona, rientrando sul sentiero SAT374.

Ecco allorquindi un'occhiata alle mappe di Bing, che secondo me al momento propongono le foto aeree (2D) col miglior dettaglio…vedo le fondamenta del vecchio baito e vedo effettivamente una traccia, lì dove dovrebbe essere :-)

Purtroppo non ho modo di estrapolare la traccia Trekkart e appoggiarla con i giusti riferimenti geografici sulla foto aerea di Bing, ma va benone, non pensiamoci troppo, proviamoci! Si vedrà sul campo







Bon.
Arriviamo a Borgo (in Bassa Valsugana, d’inverno, c'è brina ovunque, anche a mezzogiorno, che tristezza), saliamo verso il Manghen e, proprio dove una stanga chiude l’accesso al passo, prendiamo a sinistra e lasciamo l'auto a malga Valtrighetta (01). A piedi, su asfalto nuovo di zecca, superiamo il divieto forestale (02) (NB: direste mai che questa è una strada forestale con tutti questi cartelli? Foto 03)

Su e su per asfalto, per gran parte del tempo in ombra, fino all'altezza di malga Casa Bolenga (04). A valle della strada, attenzione a beccare il ponticello di legno a una sponda (05): niente paura però, che d’inverno il Maso è guadabile senza grossi problemi

Risaliamo brevemente la destra orografica seguendo una traccia evidente; un'altra traccia evidente (ma senza segnalazioni, 06) è quella che inizia ad inerpicarsi sul versante settentrionale del "Bosco Bolenga". Il sentiero, che ci immaginavamo più intricato, nascosto, misterioso….in effetti è un bel tracciato, facile da seguire (07), con qualche bell'indizio qua e là e un unico difetto (in chiave invernale): è tutto in ombra.

Finalmente - ma ormai siam quasi al bivacco - si scollina su un "terrazzo" assolato (08) che poco sopra si allarga e apre, regalandoci la vista della nuova costruzione (09).

Veramente carina, pulita, accessoriata: si vede che l'hanno appena aperta. Speriamo che resti sempre così.




Ma veniamo alla seconda - potenziale - parte dell'itinerario.


Stando alla Trekkart su Android, proprio da questa spianatina parte una traccia diretta ad est, verso la forcella che porta in Valtrigona: la vedo, e pure la traccia su in cima mi pare di distinguerla…


E' l'attacco qua, che mi manca. Ci sono altre impronte, oltre il bivacco, ma vanno in tutt'altra direzione (Sud): probabile che escursionisti più esperti di noi abbiano salito le cima sopra la val d'Ezze.

Ci guardiamo. Il giro continuerebbe tutto in ombra, almeno fino alla forcella

Vabò. Rientriamo per la stessa...




Profilo altimetrico

...coming soooon...




Mappa "riadattata" Open Street Map

...coming soooon...


Movimento alternativo




  (MTB) No. Bè, in parte si: la strada che sale alle malghe è un biliardo
Non testata
Niente da fare





Galleria foto



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Giudizio


:-|  


Note


* il Michieli tiene una rubrica di orientamento in montagna, rigorosamente fuori dai sentieri segnalati

Bivacco nuovo: non so rinunciare al vezzo di lasciare un mio bigliettino (sperando di non peccare di superbia)

Panorama: ahi ahi, poca roba. Dal bivacco si intravede la piramide della Ziolera, con l'asfalto che piega verso il Manghen 0p







La bella architettura di malga Valsolero
Salviamo la pernice!!










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