Città dei Morti (cima Biolca)

Partenza: ampio parcheggio seggiovia Tonale - Valbiolo
Arrivo: giro ad anello: Ospizio di san Bartolomeo quota 1971; Rock Glacier mt 2140; Città morta; cima Biolca 2652; forte Zaccarana



Itinerario consigliato dalla SAT nella propria pubblicazione "Per sentieri e luoghi SUI MONTI DEL TRENTINO – 2 Cevedale Maddalene Monti d'Anaunia".

Al passo del Tonale, si parcheggia presso la seggiovia Tonale – Valbiolo (01); di fianco alla stazione a valle prendiamo (a piedi) la strada che sale verso l'antico Ospizio (02)



(NB: scegliamo di salirci a piedi più per un ideale romantico che per altro - per non sporcare con la nostra quattroruote il paesaggio – quando in realtà fino all'albergo-Ospizio il traffico è aperto e c'è un cesso di auto parcheggiate ovunque)


Qui verso destra sempre su strada bianca (indicazioni SAT "SM6") fino ad un bivio, prendiamo la strada a monte, rientreremo da quella a valle (03).



Iniziamo a scorgere le prime marmotte. E le prime pedane della pista di downhill.

Presso uno slargo, ecco la divisione: la famiglia moglie-prole prosegue con passeggino verso la malga Valbiolo: classico posto per bambini (giochi, casette, bar, ecc).

Io, inebriato dalla prospettiva di libertà, prendo ad Est il sentiero che inizialmente porta al Rock-glacier * (04)

Evitato un ultimo bivio per Valbiolo, e si inizia a salire sul fianco erboso della montagna: man mano aumenta la vista sui ghiacciai di fronte a me.
Cambio di versante, eccoci alle trincee (05, SAT "SM3") che si visitano senza problemi, rientrando poi sul sentiero che arranca sul costone prativo


Vedere via i ghiacciai telonati (e risaliti da funivie) fa un certo effetto :-( ma d'altro canto, è il progresso…



Pendenza addolcita per un traverso che, superato un riparo (06),  propone l'unico passaggio un po' tecnico (la passerella sembra spartana ma è ben stabile…non come quella volta in Vigolana) (e ai miei piedi non c'è il baratro di quell'infausta volta a passo Cereda)

Ora eccomi alla sella (07): scollinando si intravede la Città dei morti...bè, non è certo Machu Picchu, diciamo che me la immaginavo più estesa.

Una veloce visita (08), un minimo riguadagnare il sentiero in quota e sempre per trincee si scende alla semplice croce di legno della cima (09)

Discesa per sentiero che percorre la dorsale erbosa in buona pendenza; poi addolcisce e quando si rientra nella rada vegetazione, eccoci al retro di forte Zaccarana (10).

Come prima cosa esploro la sommità (non fatelo! Ho scoperto in seguito che alla base ci sono i cartelli di pericolo, possibili crolli) – ma non sono l'unico.


Sceso "sul davanti" (11), realizzo che la zona è un tripudio di "uè, pistola" e altre espressioni da lumbard di cui diversi in scarpine trendy e maglietta dell'Inter (o del Milan)(o dell'EA7). Io puzzo orrendamente, ho l'ascella subacquea e i miei scarponi hanno meritato i gradi sul campo ormai da anni.

Me la svicolo velocemente (12), ma non prima di aver dato un'occhiata entrando dall’ingresso principale: meglio avere una torcia, il forte è parzialmente visitabile e dotato di tabelle didattiche.

Il sentiero di rientro al Tonale è una comoda passeggiatina in quasi piano (ecco perché eran tutti così impeccabili), attraversa una lingua di (ipotizzo) valanga (13) e ampi pascoli, per poi ricollegarsi ad una forestale (14) che riporta all'Ospizio passando per il bivio (03)



Profilo altimetrico


Stagionalità


Percorso nel mese di agosto


Mappa "riadattata" Open Street Map






Velleità artistiche su Tumblr


Galleria foto

Download


traccia .gpx

Giudizio

:-)

Note


* cos'è un Rock-glacier? Trattasi di relitto morenico - se non era per il suddetto libro della SAT, mica l'avrei notato

















Cerca nel blog